Guida di Alessio&Marina- Torino insolita

Alessio
Guida di Alessio&Marina- Torino insolita

Offerta gastronomica

A Porta Palazzo, nella piazza del mercato all’aperto più grande d’Europa, nasce il Mercato Centrale Torino. Una struttura di 4.500 mq divisa su tre piani con 28 botteghe degli artigiani, aule didattiche, laboratori e uno Spazio Fare dedicato agli eventi. Di cibo si parla tanto. Anzi, spesso se ne dicono troppe, ma sembra sempre che manchi qualcosa. Si guarda da fuori ma non si entra dentro, si racconta il sapore ma non il sapere, si esaltano le caratteristiche ma non il carattere. Al Mercato Centrale Torino il cibo ha tante sfumature, quanti sono i nostri artigiani. Qui l’hamburger è tenace, il gelato è tenero, il vino è ambizioso. Perché parlare di cibo non significa solo mangiare o bere. Il dentro e il dietro di ogni preparazione rendono un piatto unico, vivo, diverso dagli altri. Magari è solo una questione di energia. E la stessa ricetta preparata da mani diverse sarà per forza differente. Ogni occhio che misura, ogni pizzico che sala, ogni braccio che impasta, lo fa secondo regole impossibili da regolare. L’essenza di ogni piatto è frutto dell’esperienza, della conoscenza, della passione e sono i nostri artigiani a trasmettere ogni giorno un po’ di loro in quello che creano, trasformando il cibo in materia vera e autentica. Ecco perché da sempre difendiamo l’essenza di quello che prepariamo. Ecco perché ci nutriamo di arte, cultura e di legami col territorio, che per noi sono il cibo dell’anima. Ecco perché siamo orgogliosi di farlo ogni giorno con i nostri artigiani, che per noi sono l’anima del cibo.
54 personas locales recomiendan
Mercato Centrale Torino
25 Piazza della Repubblica
54 personas locales recomiendan
A Porta Palazzo, nella piazza del mercato all’aperto più grande d’Europa, nasce il Mercato Centrale Torino. Una struttura di 4.500 mq divisa su tre piani con 28 botteghe degli artigiani, aule didattiche, laboratori e uno Spazio Fare dedicato agli eventi. Di cibo si parla tanto. Anzi, spesso se ne dicono troppe, ma sembra sempre che manchi qualcosa. Si guarda da fuori ma non si entra dentro, si racconta il sapore ma non il sapere, si esaltano le caratteristiche ma non il carattere. Al Mercato Centrale Torino il cibo ha tante sfumature, quanti sono i nostri artigiani. Qui l’hamburger è tenace, il gelato è tenero, il vino è ambizioso. Perché parlare di cibo non significa solo mangiare o bere. Il dentro e il dietro di ogni preparazione rendono un piatto unico, vivo, diverso dagli altri. Magari è solo una questione di energia. E la stessa ricetta preparata da mani diverse sarà per forza differente. Ogni occhio che misura, ogni pizzico che sala, ogni braccio che impasta, lo fa secondo regole impossibili da regolare. L’essenza di ogni piatto è frutto dell’esperienza, della conoscenza, della passione e sono i nostri artigiani a trasmettere ogni giorno un po’ di loro in quello che creano, trasformando il cibo in materia vera e autentica. Ecco perché da sempre difendiamo l’essenza di quello che prepariamo. Ecco perché ci nutriamo di arte, cultura e di legami col territorio, che per noi sono il cibo dell’anima. Ecco perché siamo orgogliosi di farlo ogni giorno con i nostri artigiani, che per noi sono l’anima del cibo.

Visite turistiche

Un gruppo di vie strette e lastricate racchiuse nel cosiddetto Quadrilatero composto dalle vie Santa Teresa, via della Consolata, corso Regina e via XX Settembre. Anticamente era il castrum della città romana Augusta Taurinorum, negli ultimi decenni è stato riqualificato ed è diventato una delle zone a più alta densità di locali di Torino. Le case medievali, con le facciate in mattoni e finestre ogivali, racchiudono una minuscola e piacevole piazzetta: è una delle zone più antiche della città che comprendeva le vie dai nomi dei mestieri (dei cappellai, dei panierai, dei pellicciai, dei calzolai, ecc). È un luogo dal passato molto antico, caratterizzato da una profonda riqualificazione che lo ha portato ad essere uno dei centri della movida notturna della città. Il cosiddetto Quadrilatero Romano, corrisponde a quella porzione di città dove un tempo sorgeva l’antico insediamento romano. Oggi si presenta come un luogo alla moda pieno di botteghe e locali. Ricorda molto il quartiere latino di Parigi con i suoi antichi palazzi, vie lastricate, vicoletti e locali caratteristici.
77 personas locales recomiendan
Quadrilatero Romano
77 personas locales recomiendan
Un gruppo di vie strette e lastricate racchiuse nel cosiddetto Quadrilatero composto dalle vie Santa Teresa, via della Consolata, corso Regina e via XX Settembre. Anticamente era il castrum della città romana Augusta Taurinorum, negli ultimi decenni è stato riqualificato ed è diventato una delle zone a più alta densità di locali di Torino. Le case medievali, con le facciate in mattoni e finestre ogivali, racchiudono una minuscola e piacevole piazzetta: è una delle zone più antiche della città che comprendeva le vie dai nomi dei mestieri (dei cappellai, dei panierai, dei pellicciai, dei calzolai, ecc). È un luogo dal passato molto antico, caratterizzato da una profonda riqualificazione che lo ha portato ad essere uno dei centri della movida notturna della città. Il cosiddetto Quadrilatero Romano, corrisponde a quella porzione di città dove un tempo sorgeva l’antico insediamento romano. Oggi si presenta come un luogo alla moda pieno di botteghe e locali. Ricorda molto il quartiere latino di Parigi con i suoi antichi palazzi, vie lastricate, vicoletti e locali caratteristici.
Palazzo Reale dove venne pensata L’Unità d’Italia. Nella serie di interventi realizzati a Palazzo Reale da quel massimo esponente dell’arte neoclassica italiana che fu Pelagio Palagi (1775-1860), accanto all’appartamento al secondo piano di Carlo Alberto e la Sala da ballo, la cancellata monumentale si pone indubbiamente tra i vertici creativi dell’eclettico bolognese. Con l’obiettivo di riconfermare la divisione degli spazi tra la corte e la città, non più separati dal 1811 - dall’epoca cioè dell’incendio che aveva distrutto il seicentesco Paviglione per le ostensioni della Sindone – il re Carlo Alberto (1798-1849) aveva affidato nel 1834 proprio a Palagi la risoluzione del problema inerente alla ridefinizione aulica della piazza antistante la reggia. Dopo la stesura di più disegni, la messa in opera della versione definitiva di una cancellata venne affidata nel 1836 alla fonderia Colla e Odetti, che da Genova fece pervenire la ghisa e il ferro necessari. Ancora nel 1839 però il manufatto non era terminato: non solo il montaggio andava per le lunghe (ogni colonna principale era costituita da ben 32 pezzi) ma si dovette intervenire per l’installazione di otto candelabri per la sperimentazione dell’illuminazione a gas. Nel 1842 si ebbe finalmente l’inizio dei lavori per le statue dei Dioscuri a coronamento dei pilastri centrali, che vennero affidati allo scultore milanese Abbondio Sangiorgio (1798-1879). A causa delle pessime condizioni, nel 1932 la Real Casa incaricò le Officine Manfredi Bongioanni di Fossano (CN) di rifondere la cancellata palagiana.
Piazzetta Reale
Palazzo Reale dove venne pensata L’Unità d’Italia. Nella serie di interventi realizzati a Palazzo Reale da quel massimo esponente dell’arte neoclassica italiana che fu Pelagio Palagi (1775-1860), accanto all’appartamento al secondo piano di Carlo Alberto e la Sala da ballo, la cancellata monumentale si pone indubbiamente tra i vertici creativi dell’eclettico bolognese. Con l’obiettivo di riconfermare la divisione degli spazi tra la corte e la città, non più separati dal 1811 - dall’epoca cioè dell’incendio che aveva distrutto il seicentesco Paviglione per le ostensioni della Sindone – il re Carlo Alberto (1798-1849) aveva affidato nel 1834 proprio a Palagi la risoluzione del problema inerente alla ridefinizione aulica della piazza antistante la reggia. Dopo la stesura di più disegni, la messa in opera della versione definitiva di una cancellata venne affidata nel 1836 alla fonderia Colla e Odetti, che da Genova fece pervenire la ghisa e il ferro necessari. Ancora nel 1839 però il manufatto non era terminato: non solo il montaggio andava per le lunghe (ogni colonna principale era costituita da ben 32 pezzi) ma si dovette intervenire per l’installazione di otto candelabri per la sperimentazione dell’illuminazione a gas. Nel 1842 si ebbe finalmente l’inizio dei lavori per le statue dei Dioscuri a coronamento dei pilastri centrali, che vennero affidati allo scultore milanese Abbondio Sangiorgio (1798-1879). A causa delle pessime condizioni, nel 1932 la Real Casa incaricò le Officine Manfredi Bongioanni di Fossano (CN) di rifondere la cancellata palagiana.
Primo museo egizio al mondo fondato nel 1828, secondo in importanza dopo quello del Cairo.
862 personas locales recomiendan
Museo Egipcio
6 Via Accademia delle Scienze
862 personas locales recomiendan
Primo museo egizio al mondo fondato nel 1828, secondo in importanza dopo quello del Cairo.
E' lo storico mercato dell'antiquariato, del vintage e del collezionismo della città di Torino, dal 1985. Si svolge dalle 8.00 alle 18.00 la seconda domenica di ogni mese. E tutti i sabati il Ballôn classico. IL MERCATO Oltre 300 banchi, 50 negozi, bar e ristoranti storici ogni seconda domenica danno vita al Gran Balon, da 30 anni mercato dell'antiquariato e vintage della Città di Torino. Si espande tra le vie Lanino, Mameli, Canale Carpanini, Cortile del maglio, Borgo Dora : antiquari, rigattieri, collezionisti e artigiani espongono con cura le loro merci, mobili, ceramiche, libri, abbigliamento, vintage, prodotti di artigianato. All'interno del Cortile del Maglio manufatti e prodotti in materiale cartaceo si fondono col vintage e creano particolari ed interessanti esposizioni che attirano un pubblico di appassionati.
40 personas locales recomiendan
Dealers Association Balon - Balon Turin
14 Via Vittorio Andreis
40 personas locales recomiendan
E' lo storico mercato dell'antiquariato, del vintage e del collezionismo della città di Torino, dal 1985. Si svolge dalle 8.00 alle 18.00 la seconda domenica di ogni mese. E tutti i sabati il Ballôn classico. IL MERCATO Oltre 300 banchi, 50 negozi, bar e ristoranti storici ogni seconda domenica danno vita al Gran Balon, da 30 anni mercato dell'antiquariato e vintage della Città di Torino. Si espande tra le vie Lanino, Mameli, Canale Carpanini, Cortile del maglio, Borgo Dora : antiquari, rigattieri, collezionisti e artigiani espongono con cura le loro merci, mobili, ceramiche, libri, abbigliamento, vintage, prodotti di artigianato. All'interno del Cortile del Maglio manufatti e prodotti in materiale cartaceo si fondono col vintage e creano particolari ed interessanti esposizioni che attirano un pubblico di appassionati.

Consejos para la ciudad

No te lo pierdas

Servizi turistici vari

Alcuni link utili: https://www.guidatorino.com/eventi-torino/ https://www.guidatorino.com/torino-magica-il-tour-serale-tra-magia-bianca-e-magia-nera/ http://www.gtt.to.it/turismo/servizi_turistici_ultima.shtml https://serendipitsite.com/2020/04/26/torino-insolita-12-chicche-torinesi-da-non-perdere/ https://www.guidatorino.com/la-fetta-di-polenta/ https://www.guidatorino.com/leumann-un-villaggio-da-fiaba-alle-porte-di-torino/